3a Settimana di Avvento (ambrosiano)
1a Settimana di Avvento (romano)
Siamo alla terza settimana "Perchè Natale" ci vuole raccontare di una tradizione tipica milanese
IL PANETTONE
Toni era un ragazzino di 12 anni che lavorava nelle cucine del castello degli Sforza, signori di Milano. Il lavoro era molto duro, ma non si lamentava perché sapeva che in quel modo poteva portare a casa qualche soldo per aiutare la mamma a prendere il cibo per i fratellini. Lui era addetto a impastare ed infornare. Quel giorno, poi, era la sera di Natale e Toni sapeva che se finiva in fretta avrebbe potuto tornare a casa per andare con la famiglia alla Messa della notte. Purtroppo si fermò troppo a fantasticare e si dimenticò di sfornare il dolce che aveva preparato, che si bruciò. Se lo avessero scoperto avrebbe dovuto restare lì tutta la notte da solo a pulire le cucine. Il pensiero di un Natale passato da solo, lo spinse a cercare un’altra soluzione: nella dispensa c’erano un po’ di farina, uova, zucchero uvetta e frutta candita. Li prese e piangendo impastò quegli ingredienti, aggiunse un po’ di lievito e infornò. Nonostante le sue fatiche, sapeva di aver usato solo ingredienti poveri e quindi temeva che nessuno avrebbe apprezzato quel dolce. Quando il dolce fu servito in tavola, si nascose per vedere la reazione. Al primo morso tutti furono meravigliati dalla bontà. Era così buono che il signor Ludovico volle sapere chi mai avesse fatto un dolce così buono. Quando gli indicarono il piccolo Toni volle subito conoscerlo e disse che quel dolce si sarebbe chiamato il PANE DI TONI. Toni torno a casa raggiante e nella sua famiglia di fece festa: quello fu il primo anno in cui ebbero anche loro un dolce da mangiare, il Panettone.
Ecco perchè il vero panettone deve essere con uvetta e canditi e non con altre mille cose che non c'entrano nulla. Un po' come la nostra vita, sempre a inserire cose che non c'entrano e perdiamo di vista l'essenziale.
Proviamoci questa settimana a non farci riempire di fronzoli e cose inutili.